di Redazione, ilsussidiario.net, 3 gennaio 2012
Sigmund Freud, nella ricostruzione del Museo delle cere di Berlino, foto InfoPhoto
“Freud narratore rappresenta un caposaldo della storia della letteratura più che che della storia della medicina”. A dirlo è Alessandro Meluzzi, con il quale ilsussidiario.net ha parlato della recente pubblicazione da parte di Einaudi dei Racconti analitici che il grande studioso scrisse e raccolse durante la sua attività di psicanalisi. Pochi sanno che Sigmund Freud, che ambiva sinceramente al premio Nobel per la medicina (che gli venne sempre negato perché il suo lavoro era considerato privo di “prove scientifiche”) fu invece candidato, nel 1936, al premio Nobel per la letteratura. Non lo vinse, ma come provano appunto i Racconti analitici l’uomo considerato inventore della psicanalisi aveva grandi doti letterarie. Nei Racconti analitici di Freud infatti è possibile riscontrare lo svolgimento di una autentica tecnica del racconto tra diario e fiction. Per Alessandro Meluzzi, “questo aspetto di Freud fa parte della tradizione letteraria del romanzo, tutta la grande narrativa ci dice che tra letteratura e psicanalisi c’è una evidente sovrapposizione”.
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