di Barbara Caffi, laprovinciadicremona.it, 28 agosto 2012
Visite guidate nelle sinagoghe, incontri, vecchi cimiteri aperti per l’occasione: anche quest’anno l’Europa celebra la Giornata della cultura ebraica. L’appuntamento è domenica 2 settembre e coinvolge anche diverse località del territorio, dove le comunità ebraiche sono state parte integrante della storia.
L’edizione 2013 della rassegna — che in Italia è organizzata dall’Ucei, Unione delle comunità ebraiche, in collaborazione con gli enti locali—è dedicata all’umorismo, che dell’identità ebraica è tratto distintivo. Ne sono una prova la lunghissima tradizione di storielle e barzellette, la forte presenza di arguti giochi di parole nella Bibbia e, ai giorni nostri, il gran numero di comici e umoristi di origine ebraica, da Groucho Marx a Jerry Lewis, da Marcel Marceau a Bob Hope e a Woody Allen, che peraltro campeggiano sulla locandina della manifestazione.
«Il ‘saper ridere’, anche di sé e della propria condizione — spiega Renzo Gattegna, presidente dell’Ucei —, è una peculiarità che si è sviluppata nel mondo ebraico nel corso dei secoli, a diverse latitudini e con caratteristiche differenti di luogo in luogo. L’umorismo è stato uno ‘stratagemma’ che ha aiutato gli ebrei, talvolta privati di fondamentali diritti, quando non vittime di persecuzioni, a ‘sopravvivere psicologicamente’, a rimanere mentalmente integri di fronte a mille difficoltà e peripezie. Perché ridere aiuta a rendere la realtà sopportabile, a vederne l’assurdità, e a ridimensionare il potere del prepotente di turno. L’ebraismo, cultura ‘libera’ per eccellenza, ha dovuto ricorrere anche al riso quale sistema creativo per non cedere di fronte alle avversità: un’arma al contempo pacifica e vincente, e per questo particolarmente invisa alle tirannie e alle dittature di ogni tipo e colore che si sono succedute nella storia».
«Credo che il tema di questa tredicesima Giornata Europea della Cultura Ebraica — prosegue Gattegna — possa aiutarci a riflettere, in positivo, in un momento tanto complesso per l’Italia e per l’Europa. E’ necessario infatti rendersi conto che un atteggiamento creativo può aiutarci a superare le difficoltà. Che sono molte, ma che sono anche, appunto, superabili, se riusciremo a vedere il lato positivo del periodo storico che stiamo vivendo. L’ebraismo italiano si pone quale punto di riferimento in termini di valori e contenuti per l’intera società, proponendo spunti di riflessione e di confronto, e stimoli culturali che possano essere utili nel dibattito sulle tante tematiche cruciali che abbiamo davanti a noi».
«L’umorismo è il più eminente meccanismo di difesa», scrisse Sigmund Freud (cui Woody Allen indirettamente replicò: «La psicanalisi? Un mito tenuto indietro dall’industria dei divani?») e per molti l’umorismo ebraico è legato storicamente alla diaspora. Non a caso, la ‘storiella’ o meglio la jüdischer Witz nasce tramutando in battuta gli stereotipi più comuni dell’antisemitismo, dalle caratteristiche somatiche alla presunta tirchieria, giocando in ogni modo sulla diversità di usi e costumi.
In ogni caso, se l’umorismo ebraico è il filo conduttore della manifestazione di domenica, degli incontri e dei convegni, non va dimenticato che la giornata della cultura ebraica è nata con l’intento di farsi conoscere e di far riemergere — laddove sepolta —l’importanza delle vicende e dell’influenza delle comunità ebraiche nella storia europea. Anche nel cremonese e nei dintorni le comunità ebraiche sono state fiorenti, hanno dato un fondamentale apporto culturale. Tra la fine del XIV secolo e il 1597, anno della definitiva cacciata dai confini controllati dagli Spagnoli, gli ebrei ebbero un ruolo fondamentale sotto il profilo commerciale e fecero di Soncino e della stessa Cremona importanti centri tipografici.
Le comunità ebraiche lombarde trovarono rifugio oltre l’Oglio, trovando sia presso gli Estensi che presso i Gonzaga maggiore accoglienza. Domenica, in provincia di Cremona, le iniziative legate alla Giornata europea della cultura ebraica si terranno a Ostiano e a Soncino, mentre nei dintorni si potranno effettuare visite a Bozzolo, Pomponesco e Sabbioneta, a Fiorenzuola e a Soragna.
http://www.laprovinciadicremona.it/cultura/giornata-europea-della-cultura-ebraica-2012-1.213141
Post collegati: vedi
MA POI VENNE LA RINASCITA DELL’EBRAICO, LA LINGUA DI ISRAELE
Pubblichiamo la sintesi dell’intervento di David Meghnagi, tenuto al convegno su Zamehof, organizzato dalla Federazione Esperantista
di David Meghnagi, informazionecorretta.com, 26 maggio 2009
e
Il caso. E FREUD DISSE NO AL SIONISMO: LA DIASPORA È DI TUTTI
I retroscena. Una lettera «non propizia» destinata a restare segreta. Pionieri. Per lui la «terra promessa» era la coscienza umana
di Paolo Di Stefano, corriere.it, 28 giugno 2003
ripubblicati il 2 settembre 2012