Matrimoni gay, il caso francese

di Filippo Gentiloni, ilmanifesto.info, 16 gennaio 2013

Era prevedibile che gli ordinamenti stabiliti dalle autorità religiose e laiche incontrassero le maggiori difficoltà proprio nei riguardi del matrimonio. Così è infatti accaduto, anche se nei termini e con la gravità di questi ultimi giorni. La questione più scottante ed eclatante è quella sui matrimoni gay, in prima pagina in discussione proprio nel mondo cattolico. Ogni volta che Benedetto XVI parla contro i matrimoni fra omosessuali, viene subissato di critiche. L’ultima volta a fare da scudo al papa c’era il gran rabbino di Francia Berheim, da lui citato a sostegno delle proprie tesi. Il caso francese sta facendo scuola anche al di là dei confini, nella battaglia pro e contro quelli che la chiesa cattolica definisce «principi non negoziabili» e di cui è un cardine il matrimonio tra uomo e donna. Contro la volontà della presidenza Hollande di dare valore di legge ai matrimoni tra omosessuali, hanno reagito vivacemente non solo la chiesa cattolica, guidata dall’arcivescovo di Parigi, ma anche autorevoli esponenti di altre religioni. Anche fra gli intellettuali laici italiani non mancano le accuse alla chiesa “oscurantista”. E sul Corriere della sera* una psicoanalista di fama, Silvia Vegetti Finzi, ha preso posizione contro le adozioni di bambini da parte di coppie dello stesso sesso. Parecchi sociologi organici al partito democratico si sono espressi a favore del matrimonio fra uomo e donna e contro le adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali. «Ai bambini servono entrambe le figure», come scrive sull’Osservatore romano il celebre psicoanalista Halmos, uno dei massimi esperti di psicologia dell’età infantile.

http://www.italialaica.it/news/rassegnastampa/39463

*Articolo di Vegetti Finzi

Freud e il senso della divisione dei ruoli. «Ai bambini servono entrambe le figure»

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