Padri amorevoli e crudeli assassini

Ecco come un padre “normale” diventa uno spietato assassino e uccide, senza pietà, i propri figli. Lo psicanalista: “La scienza psichiatrica non è quasi mai in grado di prevedere il realizzarsi di gesti omicidi”

di Nadia Francalacci, news.panorama.it, 24 giugno 2014

La normalità che si trasforma in follia omicida. Amorevoli padri di famiglia che impugnano un coltello e sgozzano i figli con i quali pochi istanti prima hanno mangiato in pizzeria, giocato e riso in cameretta con le macchinine o le costruzioni della Lego. Uomini che uccidono “con efferata crudeltà” ragazzi che hanno la stessa età dei propri figli. E nessuno di questi “soggetti” ha mai manifestato, in precedenza, nessuna forma di violenza o aggressività. Anzi. Chi conosce bene gli autori di questi delitti o stragi, a partire dai familiari, spesso sono i primi a rimanere sconvolti e sorpresi. Dunque chi sono realmente questi assassini? Sono ottimi attori tali da ingannare tutti compresi i familiari? Oppure folli dotati di una freddezza e una lucidità inimmaginabile?
Professor Raffaele Bracalenti, medico psicoterapeuta, Presidente Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali nessun vicino di casa avrebbe mai immaginato che il padre di Motta Visconti potesse realizzare una carneficina simile; molti dubbi e perplessità anche sulla personalità del presunto killer di Yara Gambirasio. 

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