Massimo Ammaniti indaga i meccanismi della convivenza che comprendono anche empatia, convenienza, istinto di imitazione
di Roberto Esposito, repubblica.it, 18 gennaio 2015
Secondo Freud, gli istinti individuali si contrappongono alle esigenze sociali, cosicché solo sacrificando il principio del piacere a quello di realtà gli uomini possono dare luogo alla convivenza. Ma se le cose stanno così, se è vero, come ha affermato Sartre, che “l’inferno sono gli altri”, dove si origina l’interdipendenza umana che ha consentito il formarsi della civiltà? Se non vogliamo rispondere a tale domanda con la fantasiosa teoria hobbesiana del patto sociale, siamo costretti ad ipotizzare, accanto a quello egoistico, un altro istinto, altrettanto intenso, di empatia verso gli altri. È questo il presupposto da cui prende le mosse Massimo Ammaniti nel suo ultimo libro, edito dal Mulino, Noi. Perché due è meglio di uno .
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