di Daniela Carani, Luigi Ballerini, avvenire.it, 8 luglio 2015
Ho tre figli maschi dai cinque ai quattordici anni che litigano sempre: verbalmente, fisicamente, con modi e risposte scontrose, due contro uno, uno contro due… Esasperata, le amiche mi rassicurano dicendo che è normale per i maschi. Ma fino a quando? Mi devo preoccupare? Quale valenza positiva trarne? Come correggere o banalmente correre ai ripari? Daniela Carani
Figli che litigano, forse troppo. Sono maschi, si sa… dice a volte qualcuno, come se il cromosoma Y necessariamente codificasse per aggressività e litigiosità. Per smentire questa diceria basterebbe guardare a cosa accade, a volte, fra sorelle, che non si fanno certo mancare nulla rispetto ai loro corrispettivi maschi. Fratelli e sorelle litigano, è un dato di fatto. Chi più chi meno. D’altronde l’arrivo di un altro o un’altra in famiglia, all’inizio, tende a non essere ben accolto. Chi l’ha voluto? Non si stava già bene così? Che bisogno c’era? Che avere un fratello o una sorella sia un vantaggio, quando lo è davvero, è più una scoperta che un dato di natura. Quell’essere che si è permesso di intrufolarsi fra i rapporti già esistenti e consolidati sparigliando i giochi, all’inizio effettivamente sottrae tempo, risorse e attenzioni. La mamma e il papà che prima erano disponibili per giocare, ad esempio, diventano improvvisamente occupati con altro.
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