di Simonetta Fiori, repubblica.it, 4 ottobre 2015
Arriva dalla Francia la biografia di Freud scritta dalla psicoanalista Elisabeth Roudinesco. Cinquecento pagine accolte dalla critica come “definitive”, grazie anche al contributo di nuove carte emerse dagli archivi. Il merito riconosciuto all’autrice è di aver ristabilito un equilibrio nell’approccio a Freud, che ha continuato a essere oggetto di idolatria o al contrario di attacchi velenosi, come il contestatissimo “libro nero” di Michel Onfray, ricco di dettagli pruriginosi. Ed è anche su questi aspetti che la Roudinesco si sofferma, smontandoli con dovizia di documenti. Non è vero che il padre della psicoanalisi fosse un vecchio libidinoso, frequentatore di bordelli e dedito alla masturbazione. E non è vero che per le sue sedute esigesse cifre da strozzino. «Come spesso accade con i personaggi controversi», sostiene la biografa, «Freud era diventato la caricatura di se stesso, avvolto da pettegolezzi e bugie. E io ho voluto ripristinare la verità».
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