di Massimiliano Parente, ilgiornale.it, 30 gennaio 2016
Mi dispiace scriverne, perché mi fa tenerezza e mi diverte, insomma lui crede di essere un fedele discepolo di Freud e di Lacan, invece è l’ultimo erede del conte Mascetti, è la supercazzola prematurata con scappellamento a sinistra, in particolare a sinistra su Repubblica, ma anche più a sinistra sul Manifesto. Sto parlando di Massimo Recalcati, lo psicologo, e dell’Altro, quello che scrive gli articoli con Recalcati, sempre Recalcati. L’argomento non conta, il pezzo di Recalcati è sempre lo stesso, recalcato all’infinito. Scrive dei terroristi islamici che sgozzano gli ostaggi? «Mostrare l’orrore senza veli serve a provocare l’angoscia dell’Altro». E per forza, sarebbe strano li sgozzassero per angosciarsi loro. Recensisce un romanzo di Jeffrey Eugenides sui trangender, sull’essere uomo e essere donna al tempo stesso? «La natura dei genitali scandisce questa demarcazione. Il secondo tempo è quello dell’incontro con l’Altro». Parla del problema dell’immigrazione? E che ci vuole, come non averci pensato prima: «Si tratta di ristabilire i confini, di preservare la propria identità dal rischio della sua alterazione provocata dall’invadenza invasiva dell’Altro». E il femminicidio, lo stupro delle donne? Elementare, Watson: «Soprattutto se interpretiamo il razzismo, come ci invitava a fare Lacan, come odio irriducibile della libertà dell’Altro».
Segue qui:
http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/supercazzole-recalcati-nuovo-conte-mascetti-1218510.html