A Capodanno la voglia di cambiamento traspariva in ogni messaggio augurale con il bisogno di lasciare alle spalle il prima possibile la sofferenza
di Giuseppe Maiolo, ladigetto.it, 3 gennaio 2021
Mai come in questi ultimi giorni di fine anno, il tradizionale scambio di auguri conteneva parole come attesa, desiderio, speranza. La voglia di cambiamento traspariva in ogni messaggio augurale e intrecciava verbalmente il bisogno di lasciare alle spalle, il prima possibile, il lungo tempo della sofferenza. Comune reazione ai tanti mesi di angoscia, si dirà, o necessità di dimenticare in fretta le immagini choccanti di camion e bare. Oppure bisogno di un oblio riparatore che ci faccia scomparire dalla memoria le cronache continuate del contagio e della morte in replica infinita su telegiornali e social. La pandemia con il suo carico di emozioni pesanti, all’improvviso ci ha messo di fronte alla vulnerabilità umana che da tempo ci sembrava sconfitta.
Ha colpito tutti la morte diffusa dal contagio inarrestabile e ci ha toccato personalmente la perdita di tante vite umane facendoci precipitare nell’angoscia collettiva per il distacco definitivo vissuto o possibile.
Ma più ancora quello che è mancato a tutti è stata la possibilità di elaborare il lutto e ridefinire la propria esistenza per trovare un nuovo equilibrio.
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