Massimo Recalcati, la lezione di Fachinelli per una teoria misurata sulla dismisura dell’inconscio

Pensiero psicoanalitico. Massimo Recalcati, «Critica della ragione psicoanalitica», da Ponte alle Grazie

di Giacomo Tinelli, ilmanifesto.it, 14 febbraio 2021

Nel 1972, all’università di Louvain in Belgio, Jacques Lacan tenne una celebre lezione, interrotta da un giovane rivoluzionario che accusò gli astanti di preferire il chiuso dell’aula all’aperto dello spazio politico, e lo stesso Lacan di fornire una giustificazione reazionaria alle miserie quotidiane. Il cambiamento caldeggiato dai rivoluzionari, ribatté Lacan, altro non era se non un nuovo tipo di ordine; la domanda dello studente venne così elusa e disinnescata. L’episodio è ripreso da Massimo Recalcati a indicare un conflitto tra psicoanalisi e realtà mai risolto e oggi più cogente, riportato alla attualità in Critica della ragione psicoanalitica (Ponte alle Grazie, pp. 144, € 14,00), dove offre in Tre saggi su Elvio Fachinelli una lettura del pensiero dello psicoanalista trentino. Le sue categorie sono infatti, secondo Recalcati, in grado di rivitalizzare la disciplina, divenuta «un formulario ipostatizzato che spesso impedisce, anziché facilitare, la comprensione delle situazioni concrete». 

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