di Davide D’Alessandro, huffingtonpost.it, 28 marzo 2021
Ci sono tanti modi per trascorrere la domenica delle Palme. Io l’ho trascorsa in compagnia di Heinz Kohut e Otto Kernberg. Sì, perché ho avuto modo di interloquire con tantissimi psicoanalisti, ma questi due mi mancano. Il primo è morto nel 1981 e tra pochi mesi ricorrerà il quarantennale della morte; il secondo, ancora vivo, comunque me lo godrò nel libro di Manfred Lütz in uscita ad aprile, per Raffaello Cortina, dal titolo: “Dottor Kernberg, a cosa serve la psicoterapia? Riflessioni e ricordi di un grande clinico”. Quando il dialogo con due persone mi manca, vado a cercarlo e a crearlo nei libri che hanno scritto, nelle intuizioni cliniche avute, nel patrimonio inestimabile di cultura che sono stati in grado di generare.
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