di Sarantis Thanopulos, il manifesto, 8 maggio 2021
Tra le tante modalità di rappresentare il conflitto che silenzioso, ma potente, attraversa il nostro mondo e deciderà le sorti della democrazia, una delle meno frequentate è l’opposizione tra la persuasione e la conversazione. Questa opposizione si è intensificata con l’evidente degenerazione progressiva della persuasione in influenzamento. La persuasione presume sempre un dislivello tra chi persuade e chi è persuaso, estende nel campo dialogico il diritto del più forte (al di là delle buone ragioni che possono renderla utile e costruttiva). E’ una trasposizione dello spirito guerresco maschile nelle relazioni civili (pubbliche e private). Avente come suo scopo l’affermazione di una ragione su un’altra (che fa della ragione sconfitta una non-ragione), è unidirezionale. Crea apprendimento solo sul piano tattico: il suo obiettivo strategico coincide con se stessa. A causa di questa sua natura può servire egualmente il bene e il male, il giusto e l’ingiusto
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http://www.psychiatryonline.it/node/9144
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https://ilmanifesto.it/la-persuasione-linfluenzamento-e-la-conversazione/