di Sarantis Thanopulos, ilmanifesto.it, 22 maggio 2022
“C’è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra?” Così nel 1932, Einstein si rivolge a Freud, invitandolo, su proposta della Società delle Nazioni, a discutere di questo tema. Perché la guerra? Prima di lasciare la risposta allo psicoanalista, Einstein ne abbozza una sua: “Perché l’uomo ha dentro di sé il piacere di odiare e di distruggere. In tempi normali la sua passione rimane latente, emerge solo in circostanze eccezionali; ma è abbastanza facile attizzarla e portarla alle altezze di una psicosi collettiva.” Freud rispondendo riprende la sua teoria delle due pulsioni antagoniste: la pulsione erotica, di vita, -che crea l’attrazione degli esseri umani tra di loro, ne favorisce i legami e promuove il processo di civilizzazione- e la pulsione di morte -che tende a ricondurre la vita allo stato della materia inanimata
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