Castigliego: “Empatia a distanza?”

di Giuliano Castigliego, giulianocastigliego.nova100.ilsole24ore.com, 11 dicembre 2022

„Si può sentire lo stato d’animo di una persona anche a distanza?“ Chiede Roberta @nuvolacristallo in un Tweet e la stragrande maggioranza di quelli che le risponde lo ritiene possibile, grazie all’ „empatia“. Confesso di essere rimasto piuttosto sbigottito. 

Voce come biomarker 
Vale forse la pena di fare qualche precisazione, poiché la domanda, apodittica, si presta a molti equivoci. Se si intende che la persona è lontana ma è in contatto, scritto o parlato, con noi, non ci sono dubbi che possiamo percepire il suo stato d‘animo. In particolare la voce sembra confermarsi come un potente biomarker che svela il cambiamento della condizione di una persona. Svariati studi dimostrano infatti come il cambiamento della voce sia in grado di rivelare non solo malattie laringee, respiratorie, neurologiche ma anche psichiatriche come la depressione o la mania.
In uno studio dell’UCLA, pubblicato sulla rivista PLOS One, persone affette da malattie mentali hanno risposto al telefono a domande programmate dal computer (come “Come sei stato negli ultimi giorni?”). Un’app ha analizzato le loro scelte di parole, prestando attenzione a come cambiavano nel tempo. I ricercatori hanno riscontrato che l’analisi dell’umore da parte dell’intelligenza artificiale era in linea con le valutazioni dei medici e che alcune persone nello studio si sentivano più a loro agio a parlare con un computer.

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