da I 1000 quadri più belli di tutti i tempi

Vincent Van Gogh, “Paesaggio sotto un cielo in tempesta” (1888)
da I 1000 quadri più belli di tutti i tempi
Vincent Van Gogh, “Paesaggio sotto un cielo in tempesta” (1888)
Edward Hopper, Blackhead, Monhegan, 1916-19, Whitney Museum of American Art, Josephine N. Hopper Bequest
Claude Monet, Il sottobosco della foresta di Saint-Germain (1882)
Grazie a @ViolaXenia per la segnalazione.
http://www.wikipaintings.org/en/claude-monet/the-undergrowth-in-the-forest-of-saint-germain
da Arte Moderna
Félix Vallotton, Evening on the Loire, 1923
https://www.facebook.com/pages/Arte-Moderna/424470584270442?fref=ts
Vedute della Abbazia di San Galgano a Chiusdino
Grazie a Fortezza de Cortesi (@Tour_of_Tuscany) e a Manifesto Cultura (@manicultura) per la segnalazione della prima immagine (L. R.)
Da Arte Moderna
Salvador Dalí, Velero comercial fondeado en la bahía de Cadaqués, 1919, Private Collection
da repubblica.it e Skyscanner
Ponte dei Saraceni-Adrano, Centrupe, Sicilia
Ponte Scaligero di Castelvecchio, Verona
Ponte della Maddalena-Bagni di Lucca, Toscana
Ponte Gobbo-Bobbio, Emilia Romagna
Ponte di Dolceacqua-Imperia, Liguria
Ponte del Diavolo-Cividale, Friuli Venezia Giulia
il Ponte di Fermignano, Marche
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/01/22/foto/ponti-105512506/#1
Édouard Manet, Un Bar aux Folies-Bergère, 1882, Courtauld Institute of Art, Londra
Accanto a un Bicchiere di Vino
un chiodo, senza il quadro.
Bello : )
Per chi nel grigio di certe giornate lascia spazio alla luce #viareggio
da A come Arte
Henri Matisse, Anemoni in un vaso di terracotta, 1924
https://www.facebook.com/Gli.Amici.di.AcomeARTE
da arte.rai.it
Realizzate sui muri di scuole, librerie, biblioteche o semplicemente per le vie della città, queste opere di street art dal mondo arrivano dritte al cuore di chi ha fatto della lettura (e dell’istruzione) una missione di vita.
Opera di street art della città di San Pietroburgo
Questa è la meravigliosa facciata della Biblioteca comunale di Lione, in Francia
Un’opera spettacolare, questo murale con installazione realizzato da Bill Weber a Jackson Square, San Francisco
Questa una scultura è alta 10 metri: una gigantesca libreria con volumi in ceramica, realizzata ad Amsterdam
Questa coloratissima opera di street art si trova a Francoforte, ma è stata firmata dall’artista brasiliano Tinho
L’opera è dello street artist russo Andreyante AO
Questa simpatica opera si trovas a Chicago, ed è stata realizzata dal collettivo Pawn Works
Per le altre immagini:
da corriere.it
Ogni fermata della metro, un gioco di parole. Ecco il progetto «Métropolisson» dell’artista francese Janol Apin: un viaggio sotterraneo dove, spiega sulla sua pagina Facebook, «l’immagine e il testo si incontrano».
Abbesses (badesse in francese)
I tre moschettieri alla stazione Alexandre Dumas
Anvers ribaltata, o meglio all’inverso: gioco di parole tra Anvers e l’envers, all’inverso
Il tango nella stazione Argentina
L’astronauta di Champ de Mars
da I 1000 quadri più belli di tutti i tempi
Ivan Aivazovsky – Sunset at Sea (1866)
da ilpost.it
Il 15 ottobre 2014 inaugura la più grande retrospettiva allestita a Roma sul fotografo modenese Franco Fontana. Sono esposte oltre 130 fotografie: i paesaggi degli esordi fotografati negli anni ’60, le diverse ricerche dedicate alla città, le immagini scattate negli Stati Uniti, le fotografie dedicate al mare. La mostra – che si era precedentemente tenuta nella Casa dei Tre Oci a Venezia – verrà ospitata a Palazzo Incontro fino all’11 gennaio 2015. Franco Fontana è nato nel 1933 a Modena. Ha iniziato a fotografare negli anni Sessanta e ha frequentato altri autori concettuali tra cui Franco Vaccari, Claudio Parmeggiani, Luigi Ghirri e Franco Guerzoni. Fontana è attratto dal tessuto urbano, da suoi componenti come porzioni di muri, dalle stratificazioni della storia, dalla luce, dalle forme e dalle sovrapposizioni e, da sempre, si è dedicato al colore e all’astrattismo. Nel testo che ha scritto per spiegare la mostra, racconta: “Con l’aiuto del colore, la creatività diventa sinonimo di un movimento che genera vita. Ma il colore è anche sensazione fisiologica, interpretazione psicologica emozionale, ed è per questo fondamentale soprattutto nella fotografia. La forma è la chiave dell’esistenza, ed io cerco di esprimerla fotografando lo spazio, in correlazione con le cose coinvolte in esso. Lo spazio non è ciò che contiene la cosa ma ciò che emerge in relazione della cosa. Tutto ciò che ci circonda può venire ripreso per essere testimoniato con significato”. Nel 1963 ha esposto alla Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna. Da allora ha pubblicato circa 40 libri, ha esposto in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo, ha ottenuto importanti riconoscimenti e premi, in Italia e all’estero. Ha collaborato e collabora con riviste e quotidiani e molte sue opere sono state incluse nelle maggiori collezioni mondiali.
Texas, 1979
Puglia, 1987
Franco Fontana, Los Angeles, 1991
Baia delle Zagare, 1970
Per vedere le altre immagini:
http://www.ilpost.it/2014/02/19/franco-fontana/
da internazionale.it
Selezionata tra 18mila immagini arrivate da tutto il mondo, la fotografia di una tempesta a Julesburg, in Colorado scattata da Marko Korošec, ha vinto il primo premio dell’edizione 2014 del concorso del National Geographic Traveler. Le categorie della competizione erano ritratto di viaggio, scene in esterno, senso del luogo e momenti spontanei. La giuria si è espressa tenendo in considerazione due criteri principali: la creatività e la qualità fotografica.
The independance day. Julesburg, Colorado, Stati Uniti (I premio)
Foggy small town. Český Krumlov, Repubblica Ceca
End of the world. Baños de Agua Santa, Ecuador
A well earned rest in the Sahara. Parco nazionale di Tassili N’Ajjer, Algeria.
Lightsource. Bagan, Birmania
Per vedere tutte le immagini:
da Youtube, caffeinamagazine.it
Vi siete mai innamorati sul treno? Se siete dei romantici a cui è capito o che vorrebbe capitasse, consigliamo questo bel cortometraggio, si chiama Silent Love e la regia è firmata da Giacomo Zanni. La sinossi racconta di due ragazzi che per per diversi giorni si incontrano sugli stessi posti, dello stesso vagone, dello stesso treno, casualità? Poi sguardi, sorrisi, incomprensioni. Un cortometraggio di 4 minuti, da vedere tutto d’un fiato. La sorpresa è dietro l’angolo perché, come si legge nella descrizione del video, “l’amore è un treno che corre su binari infiniti e ti investe senza avvisarti del suo arrivo” e tante volte, non ha neanche bisogno di parole!
MTO, Rennes (Francia)
Peter Gibson.taglia e cuci
Gurusays (inspired by Herman Hesse), Perugia
Chusovoy, Russia
Immagini segnalate da @ViolaXenia che ringrazio.
da focus.it
Il pisano Alessandro Diddi crea sculture tridimensionali utilizzando un semplice foglio di carta e una matita. Non c’è trucco, solo l’inganno del nostro cervello. Il disegno si sviluppa su un unico foglio e senza fotoritocchi.
da internazionale.it
Pablo Picasso a Cannes, nel 1957.
São Paulo, Brasile, 1960.
Il lago Kunming, Cina, 1964.
Il palazzo del congresso, a Brasilia, dell’architetto Oscar Niemeyer, 1997.
http://www.internazionale.it/portfolio/rene-burri-1933-2014/
da corriere.it
La natura sovrasta l’uomo, ne svela la caducità, la piccolezza e tutti i suoi limiti. Il confronto è schiacciante. Se non ci credete, guardate queste 28 incredibili immagini che vi mozzeranno il fiato: sono state raccolte da Bored Panda e provengono da tutto il mondo: son state scattate in momenti di perfetta illuminazione, quando è chiaro che l’uomo è piccolo, e ciò che ci circonda, invece, è infinito.
Reinhard Gaemlich
Bielorussia/Ivan Letochin
Death Valley National Park, California, USA/Troy Montemayor
Shelter Cove, California, USA/Casey Mccallister
Quiraing landslip, Skye, Scozia/Robert White
Nicolaus Wegner
Peter Svoboda
Stranocum,Irlanda/Stephen Emerson
Trolltunga rock, Norvegia/Alex Emanuel Koch
Per vedere tutte le foto:
http://www.corriere.it/foto-gallery/scienze_e_tecnologie/14_agosto_05/piccoli-uomini-sfidano-grande-natura-28-scatti-mozzafiato-3ddc245c-1cdb-11e4-af0c-e165f39759ba.shtml
Wassily Kandinsky, Il Cavaliere Blu (Der Blaue Reiter)
Ringrazio Anna Bene (@ondivaga) per la segnalazione (L.R.)
Alexei Stepanov, (1858-1923) Autunno
Immagine segnalata da @ViolaXenia che ringrazio (L. R.)
da ilpost.it
(titolo originale: L’immagine della Factory Records, di Antonella Vendola – @antonellaven. 100 copertine della storica casa discografica indipendente inglese, che 35 anni fa cominciò a diffondere la sua comunicazione innovativa (e la musica dei Joy Division).
La Factory Records è stata probabilmente la più importante casa discografica indipendente inglese tra il 1978 e il 1992. Fu fondata a Manchester e produsse gruppi musicali di grande impatto nella storia della musica ma in più inaugurò un modo di concepire la produzione musicale legato intensamente alla comunicazione e a un’immagine grafica complessiva: più che una semplice casa discografica fu quello che oggi definiremmo un “brand” (e un produttore di “contenuti”), un simbolo riconoscibile sonoramente ma anche visivamente, grazie alle copertine e ai manifesti realizzati prima dal grafico Peter Saville e poi da tanti altri artisti. A 35 anni dall’uscita del primo disco della Factory abbiamo scelto le 100 copertine più belle del suo famoso catalogo, che insieme alla qualità delle sue produzioni musicali restano tra le cose più memorabili del suo successo.
FAC-329 Tasty Fish – The Other Two 1991 Design di DM
FBN-42 Better – Life 1985
FAC-113 Of The Matter – The Wake 1985 Design di Jackie Gribbon, The Wake
FACT-50 Movement – New Order 1981 Design di Peter Saville
FAC-23 Love Will Tear Us Apart – Joy Division 1980
FACD-154 Circuses & Bread – Durutti Column 1995 Design di 8VO
FACT-10 Unknown Pleasures – Joy Division 1979
Per altre immagini:
http://www.ilpost.it/2014/08/21/factory-records