Recalcati: “Ritrovare il tempo della cura” (2011)

di Massimo Recalcati, repubblica.it, 24 settembre 2011 Cosa resta della madre oggi, se la sua rappresentazione come simbolo di una presenza costante accanto ai figli sembra essere  in declino? Nell’epoca della famiglia tradizionale la donna era schiacciata nell’ identificazione alla madre. Oggi le donne lavorano, sono socialmente impegnate e hanno poco tempo per i loro figli, come gli […]

“NESSUN EROTISMO NÉ PASSIONE, SOLO PERVERSIONE”

di Wanda Marra, Il Fatto quotidiano, 18 settembre 2011 Nessun erotismo, nessuna arte della seduzione, nessuna passione. Nel sesso quest’uomo cerca piuttosto la prova della sua esistenza”. Dunque, “il vero luogo del bunga bunga non è il letto, ma il sacrario, il mausoleo cimiteriale dove si prepara illusoriamente un posto nell’eternità”. Massimo Recalcati, psicanalista lacaniano così […]

Intervista a Recalcati. INVIDIA, PASSIONE DEL NOSTRO TEMPO (2011)

Lo sostiene lo psicoanalista Massimo Recalcati, che a Pordenonelegge terrà una lezione sul tema. «Nasce dall’eccessivo attaccamento all’Io», spiega di Laura La Pietra, famigliacristiana.it, 13 settembre 2011 «È una cifra del nostro tempo. Una passione radicale ed estrema, su cui hanno riflettuto anche i Padri della Chiesa». Di invidia lo psicoanalista Massimo Recalcati ha parlato nel […]

Recalcati: “Elogio della noia”

di Massimo Recalcati, repubblica.it, 15 novembre 2015

I pomeriggi assolati dove non c’era «neanche un prete per chiacchierare», elevati da Paolo Conte alla dignità metafisica di un caracollare esistenziale senza «né fine, né meta», hanno dipinto per molti di noi estati dove le città erano davvero deserte e la solitudine di chi restava davvero esposta all’esperienza assoluta dell’assenza. Il nostro tempo non conosce più quelle sane oasi di noia: l’imperativo della connessione perpetua ha frastornato sia il prete che colui che ne ricercava invano la parola. Adesso, anziché tagliare le rose nel giardino per resistere ad un tempo che non passa mai, siamo a rincorrere un tempo in fuga perpetua che cancella tutti gli spazi vuoti.

Ogni interstizio temporale deve essere riempito da un febbrile attivismo o dalla violenza rabbiosa di chi, in modi diversi, non si trova immerso nel grande fiume dell’esistenza iperattiva, in permanente “mobilitazione totale”. Li ricordiamo ancora i ragazzi delle pietre lanciate dai cavalcavia delle autostrade? Il loro teppismo sciagurato non denunciava forse l’impossibilità di sostare nel vuoto, nel deserto di una vita di provincia che probabilmente non era così diversa da quella cantata da Conte? Ammazzare per gioco, non era forse un modo (assurdo) per ammazzare il tempo? Non accade anche oggi? In disuso, se Dio vuole, il gesto orrendo della pietra scagliata al passare anonimo delle automobili, la noia continua a foraggiare passaggi all’atto erratici che segnalano quanto insopportabile essa sia divenuta per noi occidentali: la violenza gratuita e vandalica, l’abbruttimento del consumo delle droghe, l’abuso compulsivo degli oggetti tecnologici, l’incentivazione di sensazioni sempre più inebrianti e assordanti hanno spazzato via l’immagine pastorale dell’oratorio deserto di Paolo Conte.

Segue qui:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/11/15/elogiodella-noia50.html?ref=search

Recalcati: “Che peccato, oggi non esiste più la noia

La noia di oggi? L’iperconnessione, la saturazione, la ricerca furiosa del nuovo che ci conduce all’insoddisfazione. Ma la noia è anche “possibilità dell’altrove”, come sosteneva Jacques Lacan.
RCult di Massimo Recalcati, montaggio di Elena Rosiello.

Per il video vai al link:

http://video.repubblica.it/rubriche/reptv-news/reptv-news-recalcati-che-peccato-oggi-non-esiste-piu-la-noia/218638/217839

 

Recalcati: “Tramontate le ideologie resta la cecità delle pulsioni”

Cosa succede quando prevalgono le urla di Massimo Recalcati, repubblica.it, 30 settembre 2015 Il Novecento ha insegnato che il consenso nella vita politica non si raccoglie grazie alle argomentazioni persuasive, ma alla potenza seduttiva e carismatica del leader. Il fondo oscuro che ha aggregato l’adesione delle masse alla politica delirante dei vari totalitarismi — come Freud […]

Modena/Festival filosofia, di padre in figlio senza eredità

di Redazione, online-news.it, 19 settembre 2015 «I padri non riescono più a trasmettere un’eredità (ovviamente non si parla di quella materiale), perché non esiste più la continuità del mondo tradizionale che c’era una volta – spiega Umberto Galimberti – oggi superato da trasformazioni velocissime, dalle nuove tecnologie, dalla comunicazione via internet in cui non c’è […]

Recalcati, Camon, Ravasi Bellocchio, Thanopulos, Barbetta, Ammaniti sul caso di Martina Levato

Quale futuro per il figlio di Martina di Massimo Ammaniti, la Repubblica, 24 agosto 2015 Interrogativi, dubbi, prese di posizioni si sono intrecciati in questi giorni: è giusto o perlomeno opportuno che il bambino venga affidato alla madre, Martina Levato? Ma quali sono gli interrogativi in questa vicenda drammatica? Come nel famoso film di Sidney […]

Recalcati: “La differenza tra la fuga e l’estasi mistica della solitudine”

di Massimo Recalcati, repubblica.it, 26 luglio 2015

Quante volte la nostra vita è stata attraversata dalla fantasia dell’isola, dalla spinta a separarci da tutto ciò che stabilisce vincoli ai quali non possiamo sottrarci? Dall’idea improvvisa di lasciare tutto? La vita con gli altri può generare anche il suo rifiuto, la spinta a sottrarsi, ad andare via. Mari tropicali irraggiungibili, montagne innevate, deserti, colline sperdute. La necessità di allontanarsi dall’Altro può essere altrettanto intensa della domanda della sua presenza. L’essere umano esige la solitudine come esige il legame. In realtà può stare in un legame solo se sa sopportare la condizione della sua solitudine. La solitudine non è isolamento. L’isolamento è il richiudersi accidioso della vita in se stessa; è un modo per rifugiarsi dall’instabilità che condiziona ogni legame.

Segue qui:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/07/26/la-differenza-tra-la-fuga-e-lestasi-mistica-della-solitudine40.html?ref=search

RepTv News, lo psicoanalista Recalcati: “Disconnettiamoci, la solitudine è un diritto”

di Redazione, video.repubblica.it, 27 luglio 2015

Il valore della solitudine: ricarica la libido e ci riconcilia col mondo. Ecco perché è molto diversa dall’isolamento, e tutti dovremmo regalarci un momento di pausa.

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http://video.repubblica.it/rubriche/reptv-news/reptv-news-lo-psicoanalista-recalcati-disconnettiamoci-la-solitudine-e-un-diritto/208113/207212?ref=search

Recalcati: “Tra il cuore e la norma”

di Massimo Recalcati, la Repubblica, 17 luglio 2015 Ne “La vita è bella” il protagonista, un indimenticabile Roberto Benigni, custodisce il sogno del figlio proteggendolo dalle atrocità del campo di sterminio. Trasfigura l’orrore in un gioco a premi; il bambino crede alla parola del padre, non la mette in dubbio, accoglie il trasferimento al campo come una vacanza […]

La madre vista con gli occhi di Massimo Recalcati

Al Salone Internazionale del Libro di Torino uno degli incontri più attesi: Massimo Recalcati parla al pubblico del suo nuovo libro “Le mani della madre”. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno di Giulia Ciarpica, ghigliottina.it, 22 maggio 2015 “La grande lezione della maternità è rendere insostituibile chi si ama, rendere unico il proprio figlio, che […]

Pezzuoli e Tobagi sui volti della madre secondo Recalcati

E tu che madre sei, narciso o coccodrillo? Oppure tigre, chioccia, piovra… di Giovanna Pezzuoli, 27esimaora.corriere.it, 8 maggio 2015 Cominciamo dall’epilogo, dove volendo «essere giusti con la madre»Massimo Recalcati scrive: «bisognerebbe non dimenticare che il bestiario che accompagna inevitabilmente la sua figura (la piovra, il coccodrillo, la chioccia, il vampiro) fornisce solo il suo lato ombra, […]

Contributi – La maternità, relazione non modello morale

di Chiara Giaccardi, avvenire.it, 16 aprile 2015 Si vanno moltiplicando i libri, i film, gli articoli sul tema della madre. Tra questi, anche un intervento recente di Massimo Recalcati sulla trasformazione della ‘madre coccodrillo’ di cui parlava Lacan – che ingoia il figlio senza mai veramente farlo nascere (senza ‘departorirlo’, direbbe un’altra psicanalista, Catherine Ternink) […]

Sapessi com’è strano il cielo sotto Milano

“M.Una metronovela” di Stefano Bartezzaghi racconta la città osservata dalla metropolitana. Un viaggio sentimentale per darle finalmente un ordine di Massimo Recalcati, repubblica.it, 15 aprile 2015 Una metronovela non è semplicemente uno tra i migliori libri di Stefano Bartezzaghi, ma inaugura con forza un nuovo tempo del suo lavoro di scrittura e di ricerca; quello […]

Recalcati a Wikiradio su Lacan

di Redazione e Massimo Recalcati, Wikiradio, 13 aprile 2015

Il 13 aprile 1901 nasce a Parigi Jacques Lacan. Con Massimo Recalcati.
Repertorio: estratti da un documentario del 1983 dal titolo: Incontro con la Psicanalisi, Jacques Lacan (Archivi Rai).
Brani musicali: Le can can de Lacan, Francesco Cusa “Skrunch”

Vai al link:

http://www.wikiradio.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-3a37e516-d222-43bb-b736-f841f1a6a99d.html

Senza padre

di Paolo Gervasi, doppiozero.com, 9 aprile 2015  Nel luglio 2014 Matteo Renzi parlava a Strasburgo della necessità da parte dei giovani italiani di riconoscersi come la “generazione Telemaco”, la generazione di coloro che devono “meritarsi l’eredità”. Il Presidente del Consiglio non citava Omero, bensì rimasticava un libro dello psicoanalista Massimo Recalcati, Il complesso di Telemaco (Feltrinelli, […]

Contri, Recalcati, Bollorino, Ostellino, Campagner su Andreas Lubitz

Altan e la matematica di Giacomo B. Contri, giacomocontri.it, 30 marzo 2015 Ecco il meglio di Altan (in occasione dell’Airbus Lufthansa, ma non solo): “In fondo è tutto più semplice di quello che temiamo” (Rep. venerdì 27 marzo). Che cosa ha fatto il copilota dell’Airbus?: ha trattato i passeggeri fisicamente raggruppati o assemblati nell’aereo come nient’altro […]

Ospiti – Un bravo maestro si riconosce da come inciampa. “L’ora di lezione” di Massimo Recalcati

di Tiziana Zita, cronacheletterarie.it, 18 marzo 2015 Un allievo di Lacan, Moustapha Safouan, racconta che un bravo maestro si distingue da come reagisce quando entrando in aula, prima di salire in cattedra, inciampa. La prima reazione è quella di ricomporsi immediatamente e far finta che non sia accaduto niente. Questo non è interessante. La seconda è […]

Cosa separa i nostri figli da “Ryan”, il piccolo assassino dell’Isis?

di Luigi Campagner, ilsussidiario.net, 15 marzo 2015 Gli uomini dell’Isis cavalcano a meraviglia la tecnologia moderna e la globalizzazione. Due fenomeni che la loro civiltà non ha saputo produrre e nei confronti dei quali li muove un contorto sentimento di ammirazione e di odio. Probabilmente anche quelli nati e cresciuti nelle più moderne capitali d’occidente […]

Le vie dell’eros che avvicinano la psicoanalisi all’anima

di Massimo Recalcati, repubblica.it, 14 marzo 2015

Il tema di In principio era l’amore di Julia Kristeva, nota studiosa di semiotica e psicoanalista originale e apprezzata formatasi a Parigi, è un tema classico della psicoanalisi. Esso si interroga sui rapporti tra questa disciplina e l’esperienza religiosa della fede. Su questo punto Freud aveva tenuto una posizione priva di sfumature: la religione è una “nevrosi” o, ancora peggio, un “delirio” dell’umanità. Nella fede si può rintracciare una regressione dell’uomo a uno stato di minorità che dà luogo all’idealizzazione infantile di un padre buono e tutto-amore che in realtà non esiste. A partire da Freud – forse con la sola eccezione significativa di Lacan – la tradizione psicoanalitica ha sostenuto compattamente questa idea superstiziosa della religione.
L’uomo religioso è l’uomo che rifiuta la responsabilità di affrontare le asprezze reali della vita per rifugiarsi nella credenza illusoria di un «mondo dietro il mondo» — come direbbe Nietzsche — , regredendo allo stato di un bambino che non vuole rinunciare alla sua credenza nell’onnipotenza ideale dell’Altro e che per questa ragione trasferisce su Dio tutti quei tratti di infallibilità che prima attribuiva al proprio padre.
Il testo di Julia Kristeva non ricalca questo orientamento. Piuttosto, si impegna nella ricostruzione di una genealogia della ragione psicoanalitica che intende mostrare tutta la sua differenza nei confronti dei paradigmi scientisti di origine positivistica. La ragione psicoanalitica non ha a che fare con cifre, numeri, quantificazioni aride, ma con l’esercizio della parola e dell’ascolto.

Per continuare:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/03/14/le-vie-delleros-che-avvicinano-la-psicoanalisi-allanima60.html?ref=search

Tragico è l’amore: non s’incontra l’altro ma la sua immagine

di Diego Fusaro, La Stampa -Tuttolibri, 13 marzo 2015* Il rapporto vitale che lega tra loro in un nesso indissolubile la filosofia e l’amore è da sempre oggetto di attenzione non solo da parte dei filosofi. Si sa, del resto, che la filosofia è vocazionalmente affine alle logiche dell’eros. È una verità antica quanto il […]

Giaccardi, Saraceno, Recalcati, Palazzo: “Madri e figli”

Mamme narciso, è davvero così? di Anna Spena, vita.it, 3 marzo 2015 Dopo il padre, dopo il conflitto di coppia, dopo la scuola, Massimo Recalcati approda al grande tema della madre. Lo ha fatto con un articolo pubblicato da Repubblica e presto con un libro in uscita da Feltrinelli. Recalcati nel suo primo intervento ha toccato […]