Silva: “La soave bestemmia”

Niente è più dolce che offendere Dio passando una notte di tormenti chiedendogli perdono

di Umberto Silva, ilfoglio.it, 26 ottobre 2016

Chi ha bestemmiato al Grande Fratello? Nientemeno che una ragazza! Mediaset ha sguinzagliato torme di detective a caccia della reproba, come ai tempi delle streghe la maggior indiziata è la più bella, il pubblico è in fibrillazione, sulla bocca di un carrettiere la bestemmia fa schifo ma su quella di un’indossatrice fa sesso. Lunga storia quella della bestemmia, gli antichi romani facevano spallucce finché Giustiniano decretò “la più orribile delle morti per il più orribile dei peccati”, e nei secoli molti furono scannati per una bestemmia sfuggita dalle labbra. Il Levitico in tempi lontani precettava: “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte”, la bestemmia era il più ardito dei martirii. Le punizioni ancora vigono, brutali nei paesi orientali, soft se non nulle in quelli occidentali. Ma cos’è davvero una bestemmia, a chi è rivolta e quale effetto si prefigge? Per il più colto e raffinato tra i cardinali, monsignor Ravasi, la bestemmia è la preghiera dell’ateo.

Segue qui:

http://www.ilfoglio.it/la-politica-sul-lettino/2016/10/26/la-soave-bestemmia___1-vr-149910-rubriche_c126.htm

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