La «Banalità del male» non giustifica le atrocità ma getta un fascio di luce sulla distanza empatica, sulla freddezza e sul distacco emotivo di chi le compie
di Giuseppe Maiolo, ladigetto.it, 26 settembre 2021
Desideriamo precisare che tutti, anche i tre arrestati di cui parliamo oggi, vanno considerati innocenti fino a condanna definitiva. Ma un pensiero dobbiamo farlo, perché – se davvero risultassero colpevoli – l’ennesima cronaca efferata di due sorelle che uccidono la madre lascia esterrefatti. Tutti si chiedono il perché di questa violenza. Si domandano cos’è accaduto nella mente dei tre protagonisti e quale processo di rimozione o negazione abbia accompagnato la successiva finzione scenica del dopo delitto. Difficile rispondere perché tutto è complesso, per quanto l’urgenza comune di liberare il campo dall’angoscia che genera sempre un matricidio, chieda di trovare in fretta una ragione all’atrocità del male.
Segue qui: