Il “lettino” del terapeuta 2.0? E’ su Skype e Facebook

Mentre Sky Cinema trasmette dall’1 aprile la versione tutta italiana di In Treatment il web diventa l’ultima frontiera della psicoterapia: le sedute ora si fanno anche in videoconferenza

di Floriana Ferrando, mag.sky.it, 2 aprile 2013

Il paziente si lascia andare ai suoi pensieri più nascosti. Il terapeuta ascolta, appuntando ogni tanto qualche parola qua e là. A dividerli solo il monitor di un pc e qualche centinaio di chilometri. Si, perché oggi le sedute di psicanalisi si fanno anche online.
Così, il misterioso mondo dell’inconscio non si accontenta di conquistare la tv con serie di successo come l’americana ‘In Treatment’, la cui versione italiana sarà trasmessa su Sky Cinema dall’1 aprile, ma ora sconfina nel mondo virtuale grazie a Skype e Facebook.

Terapeuti 2.0 – La nuova tendenza oltre oceano è già diffusa da tempo. Basta collegarsi al sito web che presta il servizio (fra i più conosciuti Breakthrough.com e eTherapi.com) e chiedere un primo appuntamento. Poi non resta che accendere la webcam all’ora prestabilita e la terapia è servita. “Il vantaggio di Internet è che le interazioni sono più facili e si possono avere incontri più frequenti con il medico”, spiegano da eTherapi. E in caso di emergenza, basta un click per chiamare soccorso. Un po’ come ci aveva anticipato qualche tempo fa la serie internet “Web Therapy”, dove ad interpretare l’eccentrica psicanalista protagonista c’era Lisa Kudrow, la Phoebe di Friends.

In Italia – Mentre l’attore Sergio Castellitto, nei panni dello psicanalista Giovanni Mari, spolvera lettino e scrivania in attesa dei primi pazienti nell’inedita serie tv “In Treatment”, anche alcuni psicologi di casa nostra stanno sperimentando il sistema di terapia via webcam.
Infatti, se la richiesta di consigli online via e-mail o sui blog è già diffusa da tempo, quella offerta da Skype è un’esperienza che si avvicina molto di più all’approccio tradizionale con i pazienti. Così, gli psicoterapeuti Luca Mazzucchelli e Davide Algeri hanno attivato il Servizio Italiano di Psicologia Online (SIPO), appoggiandosi ad un team di professionisti che fornisce un servizio di consulenza psicologica attraverso colloqui in videoconferenza della durata di 50 minuti.
Il Bel Paese, però, è ancora indietro rispetto ad altri paesi: “Non si fa psicoterapia ad essere precisi,  perché in Italia – spiega il dottor Mazzucchelli – al momento le linee guida dell’ordine degli psicologi per la psicologia a distanza consigliano cautela. Sono ammessi solo colloqui psicologici e di sostegno. Anche qui in realtà ci sono dei distinguo: nel Lazio sono banditi, altrove più accettati”. Tuttavia non mancano le speranze che qualcosa possa cambiare, come spiega il dottor Algeri: “Stiamo comunque lavorando anche con l’Ordine della Lombardia per portare anche ne Paese la cultura della psicologia online”.

Gli psicologi usano Facebook – Mentre l’utilizzo di Skype per le consulenze psicologiche è ancora in fase di sperimentazione, il team di SIPO è già consolidato su Facebook: qui aggiungendo ai propri amici il profilo del servizio si può richiedere un incontro virtuale in cui si avranno a disposizione circa 30 minuti per confrontarsi con gli specialisti attraverso un servizio di chat gratuita. L’idea sembra funzionare,  come riporta il “Rapporto 2012 – Facebook e la richiesta di aiuto psicologico” curato da SIPO: “Il servizio di chat gratuita, inaugurato nel settembre 2011, ha fin da subito riscosso un elevato numero di richieste di aiuto che nel corso del 2012 sono triplicate”.

Per vedere i video inseriti nell’articolo:

http://mag.sky.it/mag/web_style/2013/03/29/psicologia_online_in_treatment.html

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